visita a Palazzo Rosso della classe 2AE
Reportage: visita a Palazzo Rosso della classe 2AE
In data 29 Aprile 2025, accompagnati dalla prof.ssa Daniela Pestarino, ci siamo recati in visita a Palazzo
Rosso, sede del comune della città di Alessandria, e, sotto la sapiente guida del dott. Guido Astori, abbiamo
avuto il piacere di conoscere la sua storia e di visitare il suo interno. La visita è iniziata con una breve sosta
in piazza della Libertà, situata dinanzi a Palazzo Rosso, e il dott. Astori ne ha illustrato la storia e i numerosi
dettagli architettonici, coinvolgendoci in una narrazione fervente.
Eretto a partire dal 1772 e distintosi per il colore della facciata, la sede comunale racchiude i canoni del
Neoclassicismo, improntato a un ideale di eleganza, rigore compositivo e armoniosa simmetria centrale,
manifestato con particolare evidenza nella balconata centrale, caratterizzata da profili smussati e antistante
l’ufficio del Sindaco.
Dalla balconata si ergono quattro bandiere: la prima, partendo da sinistra, rappresenta il Piemonte, la
seconda l’Italia, la terza l’Unione Europea e la quarta il comune di Alessandria. Esse esprimono il concetto di
essere in una rete di appartenenza in quanto l’una costituisce un elemento integrante dell'altra.
La facciata del Palazzo municipale di Alessandria, inoltre, è arricchita da tre quadranti, che mostrano,
rispettivamente da sinistra a destra, le fasi lunari e le costellazioni, l’ora e l’indicazione di giorni e mesi, e
dallo stemma civico affiancato da due grifoni alati; queste creature mitologiche, con il corpo da leone
(simbolo di potenza) e la testa da aquila (emblema di acuta perspicacia), sono un elemento distintivo di
notevole pregio.
Successivamente, addentrandoci nel cortile del palazzo abbiamo scoperto con stupore che vi sono due
oggetti sotterrati: il mestolo d’oro, augurio di abbondanza conviviale, e una moneta, anch’essa d’oro,
chiamata Carlino (dal soprannome di un sovrano di casa Savoia), auspicio di prosperità economica.
Il palazzo ospitava un tempo un imponente teatro municipale, con una capienza superiore a 1500 spettatori.
Nel 1944, un bombardamento alleato lo distrusse, ma, durante gli anni Cinquanta, si pianificò la
ricostruzione dell'area devastata, optando di non ripristinare la struttura teatrale. Attualmente, infatti, l'ala
orientale del complesso presenta un'evidente dissonanza stilistica ed è adibita a uffici.
Giungendo al secondo piano, attraverso lo scalone d’onore, abbiamo avuto il piacere di visitare la sala della
Giunta comunale, luogo in cui il Sindaco insieme agli assessori discute e prende decisioni su diverse
questioni che riguardano l'amministrazione del comune. Essa è illuminata da due lampadari; uno schermo
offre supporto visivo durante le riunioni, quattro bandiere incorniciano l'identità istituzionale e territoriale e, al
centro, un tavolo ovale circondato da sedute promuove la collegialità, con una postazione distinta per il
Sindaco a rimarcarne la sua figura di primo cittadino. Un divano e ulteriori sedie offrono accoglienza. Inoltre,
vi è un maestoso affresco sul soffitto e la nostra guida ha evidenziato il particolare dipinto nella bandiera, che
riporta il motto latino adottato con fierezza dal comune di Alessandria: "Deprimit elatos, levat Alexandria
stratos", espressione concisa di una filosofia civica che non tollera la superbia, ma eleva coloro che si
distinguono per umiltà. L'insieme delinea un ambiente operativo e formale. Sempre al secondo piano,
abbiamo avuto l’onore di ammirare la sala del Consiglio comunale, luogo in cui si tengono le riunioni dei
consiglieri per discutere e votare le delibere. Essa, come la sala della Giunta, è illuminata da un lampadario
e ornata da quattro bandiere che rappresentano l'identità istituzionale e territoriale. Gli scranni accolgono i
consiglieri, i quali esercitano il loro mandato attraverso la partecipazione alle discussioni, l’espressione del
voto e la rappresentanza della cittadinanza; di fronte a essi vi è il tavolo della presidenza, riservato al
Sindaco. Due schermi disposti sulle pareti ai lati opposti permettono la visualizzazione degli esiti delle
votazioni. Infine, sempre su questo piano, abbiamo avuto il privilegio di visionare l’ufficio del Sindaco. Esso,
come le altre sale, è illuminato da un lampadario, ma si distingue per la presenza di una scrivania e due
tavoli. Un tratto peculiare è rappresentato dai numerosi affreschi, il cui legame è stato evidenziato dal dott.
Astori, il quale ha sottolineato come ciascun elemento pittorico sia parte integrante dell'altro. La visita a
Palazzo Rosso sotto la guida appassionata del dott. Guido Astori ci ha arricchito profondamente, svelando la
bellezza neoclassica e il forte legame con l'identità di Alessandria. Attraverso la storia narrata e i dettagli
osservati, abbiamo compreso come architettura, decorazioni e persino le distruzioni del passato definiscano
questo palazzo, cuore amministrativo e simbolo dello spirito comunitario alessandrino.
Sara Mandirola
Classe 2 AE