CORSO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ 2024/25 - TUTTI GLI INCONTRI - Articoli e Foto
Si pubblicano le locandine del Corso di educazione alla legalità per l'a.s. 2024/25 e gli articoli con foto relative agli eventi che man mano avranno luogo.
TUTTI GLI INCONTRI si svolgeranno alle ore 15 nella sede di piazza Matteotti 29 - "Storie di rinascita dopo la violenza"
PRIMO INCONTRO: 28 OTTOBRE 2024
Storie di rinascita dopo la violenza
Si è svolto oggi, nei locali dell’Istituto di istruzione Superiore “U.Eco” di Alessandria, il primo incontro del corso di “educazione alla legalità”; corso consolidato nel tempo e che fa parte, ormai da anni, dell’offerta formativa della scuola e che si snoda, con appuntamenti a cadenza mensile, durante tutto l’anno scolastico. E’ rivolto a studentesse e studenti di ogni indirizzo di studi.
L’incontro di questo pomeriggio è stato dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, non solo psichica o fisica, ma anche economica; ma, al tempo stesso, ha offerto spunti di riscatto e di speranza, proponendo storie di rinascita .
Determinanti, in questa occasione di formazione, sono state la competenza, la disponibilità e il coinvolgimento delle relatrici:
-Roberta Cazzulo, assessora alle pari opportunità nel comune di Alessandria;
-Cinzia Spriano, assistente sociale e referente per le situazioni di violenza di genere, con il contributo di Caterina Pisitano
-Orietta Zaccaro, imprenditrice e testimone di “rinascita”
Numerosi gli allievi e gli insegnanti presenti, che ringraziamo per la partecipazione.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 29 novembre e contribuirà a farci conoscere il “narcisista patologico”.
Vi aspettiamo numerosi
Il team “Educazione alla legalità”: Amato, Ferraresi, Pestarino
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SECONDO INCONTRO: 29 NOVEMBRE 2024
Il narcisista patologico
Il 29 novembre u.s., presso il nostro istituto, si è svolto il secondo incontro del corso sulla legalità,
incentrato sul tema del narcisismo patologico. Un sincero ringraziamento va all’avvocato
Tramacere e allo psicoterapeuta Tabaglio, che, con la loro esperienza e competenza, ci hanno
fornito preziose informazioni e spunti di riflessione.
I relatori sono stati estremamente chiari ed esaustivi nel presentare il fenomeno del narcisismo: ci
hanno spiegato chi è il narcisista, come riconoscerlo, come difendersi e, soprattutto, ci hanno
illustrato le leggi a tutela delle vittime di violenza. È emerso con forza l’importante messaggio che
quando si è vittime non bisogna restare in silenzio: è fondamentale sapere che possiamo e
dobbiamo chiedere aiuto per proteggere noi stessi e gli altri.
Il messaggio principale di questo incontro è stato, infatti, “stop al silenzio e stop alla violenza”. Noi
studenti abbiamo avuto l’opportunità di approfondire un tema delicato e complesso grazie alla
guida di esperti, e per questo ringraziamo i relatori per aver condiviso con noi la loro esperienza e
conoscenza, e le professoresse Amato, Ferraresi e Pestarino per l’organizzazione del corso e il
loro impegno.
Viktoria Taho, classe IV BC
staff “Educazione alla Legalità”
I.S. “U.Eco”
Da parte delle docenti Amato, Ferraresi e Pestarino, un ringraziamento ai relatori, avv.Tramacere e
dott. Tabaglio, ad Edoardo Morando, Presidente della Consulta giovanile, al prof. Matteo Zaccaro,
Segretario della Consulta giovanile, all’assistente tecnico Matteo Pugliese e a tutti i docenti e i
discenti che hanno partecipato all’incontro. Un plauso ai giovani “conduttori” dell’evento, in ordine
sparso:
Filippo Armano, Mihaela Mazniuc, Gabriele Ricagno, Anna D’Amico, Sofia Fasan - classe VAE;
Valentina Girjan, Yosra Latrache - classe VCS
Sara Canepa, Matilde Gera, Georgiana Elena Pascan - classe IV AE;
Sara Abaidi, Kristeel Crisci , Latollari Xheni, Nora Salhi, Georgiana Solcan, Oumaima Taia, Maria
Zucco - classe IV BE
Victoria Taho- classe IV BC;
A seguire un’immagine relativa al pomeriggio di lavoro degli studenti dello staff “Educazione alla
Legalità” in preparazione all’incontro e alcune foto scattate durante l’evento.
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TERZO INCONTRO: 24 GENNAIO 2025
L'importanza della separazione dei poteri nella Costituzione italiana
Venerdì 24 gennaio, presso Acsal, si è volto l!incontro con i professori Carlo Cottarelli e
Bernardo Giorgio Mattarella, organizzato dal nostro liceo nell'ambito del percorso di Educazione
alla legalità.
I due Professori hanno accompagnato i presenti a riflettere sull!importanza della separazione
dei poteri nella Costituzione italiana, fornendo una chiave di lettura utile anche per
comprendere criticamente la situazione politica contingente. L'incontro è stato caratterizzato
da una prima parte dedicata agli interventi di Cottarelli e Mattarella e poi da una seconda che
ha visto un momento di confronto con i ragazzi e con il pubblico. Durante tutto lo svolgimento
è stato possibile apprezzare sia la competenza sia la capacità di porsi in ascolto- accogliente e
non giudicante- dei due relatori.
L!incontro, come tutti quelli del percorso di Educazione alla Legalità, è frutto di un laboratorio
didattico che prevede, in prossimità degli appuntamenti del percorso, alcuni incontri di
formazione e di confronto con un gruppo volontario di student*, denominato "le ragazze e i
ragazzi della legalità”, con l! obiettivo di rendere questi giovani i protagonisti attivi del percorso
educativo. Sono infatti i ragazzi che formulano proposte operative, presentano i vari incontri,
raccolgono le firme di presenza, coinvolgono il pubblico a porgere domande, accolgono e
intervistano i relatori, concludono con una breve riflessione.
E questa sperimentazione di democrazia partecipativa dimostra che i giovani, se coinvolti e
ascoltati, rispondono con entusiasmo ed impegno.
Di seguito un breve resoconto di Viktoria Taho, studentessa del team "Legalità”.
“Il professor Cottarelli e il professor Mattarella, hanno condiviso con noi le loro esperienze,
competenze e visioni. Hanno spiegato le funzioni dello Stato e l’importanza della divisione dei
poteri, la differenza tra divisione e separazione dei poteri, quali sono i poteri che fanno le leggi,
quali le attuano e quali le fanno rispettare. Inoltre hanno offerto una panoramica di quello che
è il concreto funzionamento dello Stato in modo accessibile e chiaro; infine, hanno toccato un
argomento che coinvolge tutti: l’importanza di noi cittadini, l’importanza di essere attivi,
informarci, votare, perché è così che garantiamo il rispetto della democrazia.Questo messaggio
solleva un punto fondamentale: spesso si tende a identificare lo Stato esclusivamente con il
governo. In realtà, lo Stato è composto da due elementi distinti ma complementari: l’aspetto
personale, rappresentato dal popolo, e quello organizzativo, incarnato dal governo. Entrambi
hanno diritti e doveri che devono essere rispettati, esercitando una forma di potere.Pertanto, è
cruciale distinguere i vari poteri all’interno dello Stato, poiché ogni individuo ne è parte e il
riconoscimento dei propri diritti e delle proprie responsabilità contribuisce al buon
funzionamento dell’intero sistema.Entrambi gli interventi dei professori sono stati preziosi per
arricchire il nostro incontro, e ci hanno offerto nuove prospettive e stimoli importanti per il
nostro percorso futuro.
Ritengo siano stati cruciali anche gli interventi del team “ I ragazzi della legalità”, degli studenti
e dei professori presenti, che, con domande e osservazioni, hanno arricchito ulteriormente la
discussione. Sono convinta che questo incontro rappresenti un ottimo punto di partenza per
stimolare riflessioni, avviare dialoghi e favorire una maggiore consapevolezza, soprattutto tra i
giovani che da poco sono diventati o che presto saranno parte attiva della società, prendendo
decisioni politiche (come votare) e assumendo responsabilità civiche. Vorrei esprimere un
sincero ringraziamento a tutti i miei compagni del gruppo “I ragazzi e le ragazze della legalità”
per la sintonia e la collaborazione che caratterizzano il nostro team. Un ringraziamento speciale
va alle professoresse Amato, Ferraresi e Pestarino, che sono il cuore pulsante di questo
progetto e una fonte fondamentale di supporto e incoraggiamento per tutti noi.”
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QUARTO INCONTRO: 24 MARZO 2025
Via D'Amelio



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QUINTO INCONTRO: 14 APRILE 2025
Sport è cultura. Sport e cultura. Un fatto sociale totale.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’: QUINTO INCONTRO
Lunedì 14 aprile ha avuto luogo il quinto incontro del percorso di Educazione alla
Legalità, dal titolo “Sport e cultura. Sport è cultura. Un fatto sociale totale”. Relatore
dell’interessante pomeriggio è stato il prof. Bruno Barba, antropologo e docente
presso l’Università degli Studi di Genova, che ha offerto al pubblico anche
un’occasione di orientamento, attraverso la presentazione del Pogis, corso di laurea
triennale in Politiche, Governance e Informazione dello Sport.
Gli studenti del team legalità, accoglienti e propositivi come sempre, hanno ricevuto il
pubblico, condotto l’incontro, posto domande al prof. Barba e realizzato un breve
reportage della giornata.
A raccontare l’esperienza è Viktoria Taho, mentre gli scatti sono di Manar Bouchenafa.
“Lo sport: semplice attività fisica o qualcosa di più?
Durante l’incontro che si è tenuto lunedì 14 aprile presso la nostra scuola con il
professor Bruno Barba, è emerso con chiarezza che lo sport non è soltanto esercizio
fisico, ma un fenomeno complesso che intreccia dimensioni sociali, politiche,
economiche e culturali.
Attraverso lo sport si costruisce l’identità personale e collettiva, si forma
l’autopercezione e si apre lo spazio per l’integrazione.
Tramite esso si costruisce l’identità, dove si forma l’autopercezione e dove può
nascere l’integrazione.
Lo sport racconta un paese, ne riflette i valori, le contraddizioni, le trasformazioni. È
uno specchio della società, capace non solo di rappresentarla, ma spesso anche di
anticiparne i cambiamenti.
Non è semplice leggere la realtà e interpretarne i mutamenti, ma lo sport ci offre una
metafora di vita: ci porta a vedere il mondo come un campo da gioco. È lì che
“succedono le cose” e partecipare, esserci, ci mette in una posizione di vantaggio: chi
resta fuori, rischia di non capire o perdere.
Lo sport ci insegna che è necessario agire, migliorarsi, superare ostacoli.
Ci mostra che è possibile abbattere barriere, perché rappresenta uno spazio in cui le
discriminazioni e le disuguaglianze possono essere messe in discussione. È un terreno
fertile dove si aprono spiragli per il cambiamento, per il riconoscimento dell’altro, per
una vera inclusione.
In definitiva, lo sport è cultura, è una forza viva che parla del nostro presente e ci può
guidare verso un futuro più consapevole e giusto.”